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Il peso di un nome in rubrica
Il peso di un nome in rubrica, di quelli che vedi quando scorri distratto le chat o che magari vai volutamente a cercare perchè la malinconia ti ha abbracciato forte e guidato la mano.Dove l’associazione nome+foto non passa inosservata e getta un colpo addosso che avresti preferito evitare. Dove per fortuna una chat dice tanto ma non dice tutto perché il resto è un vissuto che ormai è inciso nell’animo. […] E’ strano poi come certe cose da indifferenti passano e mutano ad interessi per poi nuovamente ritornare in quello stato di stallo dove l’indifferenza galoppa con un trottorellare di emozioni che ricordano le navigazioni nel mare mosso.Il peso di…
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Non voglio essere arrabbiato
Non voglio essere arrabbiato, non è uno stato che mi piace vivere, non è quello che mi serve in questo momento perché non fa altro che consumare qualcosa che è già segnalato dalla spia della riserva.E’ una sensazione che mi prosciuga, che mi fa mancare l’aria e non mi rende lucido, mi mette agitazione e nervosismo. […] Non voglio essere arrabbiato, stare arrabbiato col nervosismo addosso che mi fa scattare per la qualunque, che mi fa fare pensieri che non mi appartengono e che bruciano una razionalità che mi sta sostenendo per evitare che tutta l’impalcatura crolli. […] La sento a pelle quest’agitazione che mi fa scattare, che mi accende…
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Ah, se si potesse vivere solo di inizi
Ah, se si potesse vivere solo di inizi, di quelle prime fasi in cui l’aria è elettrica ed ogni frase assume una declinazione colma di malizia e complicità.Un valzer di flirt a distanza che le parole camuffano nel classico detto “chi disprezza, compra”. Quelle sensazioni piene di novità, di un qualcosa già vissuto, già conosciuto ma che ha la faccia di un’altra persona. […] Ah, se si potesse vivere solo di inizi, di quegli incontri nati per caso in una giornata fuori, trascinato dagli amici in cui c’è sempre quella presenza nuova che ti dà gioco, un pò per metterti a tuo agio, un pò per sondare il terreno e…
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Oggi scrivo a mano
Oggi scrivo a mano, è da un pò che non lo faccio e mi ricorda i tempi in cui si lasciavano i pensieri nel diaro, dentro lo zaino o banalmente nella tasca di un cappotto. […] Oggi scrivo anche per ricordarmi come si fa.Per vedere se la mia calligrafia è cambiata, se ancora sbaglio ed ho bisogno di cancellare e correggere.La mano che scorre da sinistra verso destra, con il taglio che va a coprire le lettere appena rilasciate, inchiostrandosi tutta -ah, la maledizione dei mancini! […] Ricordo ancora le varie fasi emozionali di quando scrivevo a mano: il momento in cui mi decidevo a farlo -perché anche decidersi non…
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Uno dei tanti spettatori
Uno dei tanti spettatori, ecco come mi vedo, ecco cosa sono.Di quelli non paganti, ovviamente, anche perché non ricordo il prezzo di un biglietto che non ho mai chiesto. Forse qualcuno lo ha fatto per me ma se sono qui è perché mi ci ritrovo e perché alla fine questo spettacolo un pò mi ha preso. […] Uno dei tanti spettatori che, tra un applauso e qualche reazione spontanea, subisce il fascino dello show, catturato dalle attitudine dei commedianti. Ma poi chissà chi è davvero spettattore e chi commedianti, magari è solo una questione di prospettive, di percezioni dove io vedo gli altri in un ruolo che gli stessi poi…
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Come in una bolla
Come in una bolla, in uno spazio dove nulla può entrare o uscire; un luogo senza tempo né dimensione dove il cuore è calmo e tu ci puoi parlare senza filtri.Una condizione che ti trasla dalla realtà, come se il tuo spirito fosse stato portato in un piano astrale e la vita continuasse il suo incedere. […] Dove il giusto e sbagliato perdono la loro condizione di incidere sullo scorrere e l’esito degli eventi. Dove l’essere nudi e spogli è tenero come la geniuna innocenza dei bambini.Un astratto di un estratto che non trova giudizio; dove le parole non hanno suono, dove i gesti non fanno rumore e le conseguenze…
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Qualcosa si è rotto in me
Qualcosa si è rotto in me, che non sta più andando come deve; come un ingranaggio che sta per essere sopraffatto dall’usura, dal tempo e dagli eventi.Un mobile con una piccola crepa che pian piano si va ad espandersi, fino a cedere del tutto e creare un danno vero e proprio. […] Quel vetro sbeccato che guardi ogni mattina, dove l’occhio non sa fare finta e la mente ti ci riporta puntualmente. Quel qualcosa che non sai spiegare ma sai che è avvenuto perché per quanto possiamo essere immuni, alla fine di qualcosa ci si avvela e l’antidoto non è così immediato da trovare, da scoprire. […] Qualcosa si è…
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L’ho portata dove l’hai portata tu
L’ho portata dove l’hai portata tu, dove lei è voluta andare, seguendo abitudini che ora andranno a morire, seguendo la nostalgia di un tempo che non tornerà più.In quei ricordi che sono ancora vividi e che iniziano a sbiadire, affiancati da un tempo al passato che da prossimo diventerà remoto. […] L’ho portata dove l’hai portata tu perchè finalmente si è decisa, perché era giusto che fosse così, perchè bisogna andare anche se fa male verso un futuro dove iniziano ad essere di più i posti vuoti che quelli occupati. […] Sai, a volte la vedo che si ferma e la mente vola chissà dove va, forse da te, a cercarti in un luogo che -per ora- è troppo presto che…
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Perché a ferire siamo tutti dei pesi massimi
Perché a ferire siamo tutti dei pesi massimi, senza divisione di categoria, una royal rumble dove non conta tanto saper far male quanto l’incassare le ferite.Dove corpo e mente sono alleati contro il dolore, perché una ferita può far male solo se il male non si è in grado di sostenerlo da entrambi. […] Perché a ferire siamo tutti bravi ma quando siamo noi ad accusare i colpi, si comprende che può far cambiare.Quando il tempo è maestro di vita e tu un allievo impedito che non sa cogliere gli insegnamenti ricevuti. […] Per quanti avvertimenti tu puoi ricevere prima dell’incontro, una volta che sei sul ring sei da solo;…
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Quello che sono
Quello che sono: un sognatore in equilibrio sul filo della razionalità.Sono quello che ancora crede che un colpo di fulmine possa diventare il film che hai guardato la sera prima. Che l’amore è bello anche quando è un pò sporco e che il litigarello fa rima solo se poi a fare la pace si è in due. […] Quello che sono non riesco a cambiarlo e magari nemmeno non lo voglio, perché essere strano mi piace come mi piace trovare le stranezze negli altri; quelle fragilità che rendono unico l’ordinario e risvegliano in te la parte che tieni nascosta, quella che conservi come il vestito buono per le occasioni speciali.…