• Feriscono gli occhi e le parole

    Feriscono gli occhi e le parole, non i silenzi.I silenzi ti indicano solo quella risposta che non si ha il coraggio di confessare; sovrastano le tante scuse che si è cercato di sovrapporre; sanciscono una strada già intrapresa.Feriscono gli occhi e le parole, non le persone.Le persone sono rappresentate dalle parole a seconda di come gli occhi le mettano a fuoco: la migliore che si potesse incontrare o il peggior avvento mai accaduto e viceversa. […] Gli occhi ti parlano anche se tu non lo fai e possono essere letti da chi ne ha appreso il linguaggio oppure ha una particolare attitudine.Si dice che gli occhi sono lo specchio della…

  • E’ quando subentra il buio che il silenzio fa rumore

    E’ quando subentra il buio che il silenzio fa rumore; quando si è soli ed il peso di ogni singolo suono diventa un macigno che non ti lascia nemmeno dormire.Quando perfino il tuo respiro può essere ascoltato anche da un’altra stanza e la tua agitazione diventa quella degli altri.Invece quando si è soli questa battaglia diventa una lotta estenuante a più riprese che sfianca mente e corpo, annebbiando i ragionamento ed aggrovigliandoli sempre di più, sino a farli incastrare. […] E’ quando subentra il buio che riaffiorano le paure e gli incubi; il momento in cui i “mostri” tornano a galla e si aggrappano a te, tirandoti verso il fondo,…

  • Ogni volta che chiudo gli occhi, ti vedo

    Ogni volta che chiudo gli occhi, ti vedo, ci sei ma non sei lì e questa cosa mi destabilizza perché arriva improvvisamente, senza avvisare.Basta che per un momento lascio andare la mia mente che subito si perde nel catturare un momento del passato, una tua routine, un tuo gesto, qualcosa legato a te.E’ sufficiente che ci sia del silenzio o che la mente lo crei, dissociandosi per un momento dalla realtà e…puff! Appari come appaiono i fantasmi ed i ricordi che non sanno andare via. […] Ogni volta che chiudo gli occhi, ti cerco e cerco quel disperato bisogno di poterti chiedere un consiglio che in vita non ti ho…

  • Questo sarà sempre il tuo giorno

    Questo sarà sempre il tuo giorno, non quello in cui è stata posta la parola “fine” al tuo viaggio, bensì quello in cui il tuo viaggio si rinnova di anno in anno.Eppure adesso è diventato inevitabilmente un giorno in cui si parla, si pensa e si desidera al passato.Un giorno, il tuo, in cui la vita continua ad incedere, in cui ti ingloba, ti avvolge e ti risucchia. Talvolta è anche un aiuto perché devia, allontana e favorisce lo scorrere dei momenti bui ma dall’altra parte ti mette in dubbio, ti pone di fronte a quesiti che ti fanno supporre tu non sia quella persona così sensibile che credevi di…

  • Un pensiero in meno

    Un pensiero in meno a cui non dover badare; un pensiero in meno da sostenere; un pensiero in meno di cui non ti devi più preoccupare.Queste sono le prime cose che mi sono venute in mente, seguite dal dispiacere che non ne hai potuto fare parte, tu, che forse tra tutti hai vissuto quella notizia come una lama che ti asportava una parte di te, l’altra tua metà. […] Oggi eravamo in tre ma a me piace pensare che fossimo 3+1 anche se ancora quanto mi fa male quando si va fuori a mangiare e, alla domanda “Quanti siete?”, dover rispondere “Siamo in tre”. Oggi ci dovevi essere, sia come…

  • Un anno fa l’ultimo messaggio su Whatsapp

    Un anno fa l’ultimo messaggio che mi scrivesti su Whatsapp.Un anno fa l’ultima volta che vidi la tua notifica sul telefono.Un anno fa e tutto sembra che si sia fermato là. […] Ogni tanto riapro la nostra chat, per vedere tutto quello che ci siamo scritti, che abbiamo condiviso e per cercare un pò del calore e della presenza che ad oggi manca tantissimo: un buco, una voragine che davvero non sono in grado di colmare.Ricordo benissimo: era sera inoltrata e vidi la tua notifica di videochiamata -sicuramente un errore; la vidi e aspettai un pò, per capire se fosse davvero uno dei tuoi soliti sbagli –perché con la tecnologia…

  • Quello che sei stato per me

    Quello che sei stato per me, quello che sei per me. Non è facile e lo è sempre meno col passare del tempo perché si amplia il vuoto che silenziosamente hai lasciato nella quotidianità di ogni giornata, di ogni pensiero ed ogni luogo che ti apparteneva. […] Parlare al passato è il groppo più duro da dover mandare giù; parlare al presente invece è quanto di più ingenuo che possa trasparire, come se il fatto che sei andato via sia temporaneo, uscito a fare una delle tue commissioni dove poi passi da me, senza avvisare come tuo solito, per portarmi qualcosa che mi sarebbe utile o che ti andava di…

  • Ti ho sognato ed è stato strano

    Ti ho sognato ed è stato strano ma la stranezza non era nel sogno perché quella è una costante che mi appartiene.La stranezza è stata proprio l’averti nuovamente accanto come se non fosse mai successo niente, come se per un attimo tutto fosse tornato a come il cuore vorrebbe ancora.Era come è sempre stato: io che ti guardo da lontano e ti osservo e tu che vivi la tua vita, proseguendo come se lo scorrere del tempo non ti appartenesse, in quell’apparente patina di immortalità con cui i figli avvolgono i propri genitori. […] Eri lì, indaffarato come tuo solito, nel mentre che aiutavi il prossimo con quel tuo modo…

  • Il cuore è uno strumento particolare

    Il cuore è uno strumento particolare, non puoi starlo lì a forzare; a dirgli quando deve funzionare e soprattutto, come. Il cuore è uno strumento che per quanto complesso e delicato, può essere paragonato ad un orologio; uno di quelli che vengono assemblati pezzo per pezzo dai mastri orologiai, figure che hanno un sapore antico, di conoscenza, di artigianato vero, di passione, di costanza, di impegno, di dedizione.Strumenti che vengono trattati con delicatezza e fermezza, dove ogni movenza, ogni azione è preceduta da conoscenza e attenzione. I maestri orologiai conoscono a memoria ogni componente di un orologio e sanno scomporlo e ricomporlo fino alla più piccola parte, quasi fosse una…

  • Troppe volte mi sono immaginato questo giorno

    Troppe volte mi sono immaginato questo giorno e tante altre mi sono maledetto per aver pensato -quando non dovevo- che potesse accadere. Si dice che figlio si rimane sempre, indipendentemente dall’età perché i genitori saranno tali fino all’ultimo giorno della loro esistenza. […] Nonostante lo abbia pensato diverse volte, non c’è nulla per cui io mi senta pronto. E quanto cazzo è difficile accettarlo anche se per l’anagrafe io risulti un uomo adulto che è in grado di mantenersi e mantenere il prossimo. Ad ogni parola il groppo si fa sempre più grosso, le immagini man mano si distorcono perché gli occhi si arrossano e si gonfiano di lacrime che…