• Il cuore è uno strumento particolare

    Il cuore è uno strumento particolare, non puoi starlo lì a forzare; a dirgli quando deve funzionare e soprattutto, come. Il cuore è uno strumento che per quanto complesso e delicato, può essere paragonato ad un orologio; uno di quelli che vengono assemblati pezzo per pezzo dai mastri orologiai, figure che hanno un sapore antico, di conoscenza, di artigianato vero, di passione, di costanza, di impegno, di dedizione.Strumenti che vengono trattati con delicatezza e fermezza, dove ogni movenza, ogni azione è preceduta da conoscenza e attenzione. I maestri orologiai conoscono a memoria ogni componente di un orologio e sanno scomporlo e ricomporlo fino alla più piccola parte, quasi fosse una…

  • Troppe volte mi sono immaginato questo giorno

    Troppe volte mi sono immaginato questo giorno e tante altre mi sono maledetto per aver pensato -quando non dovevo- che potesse accadere. Si dice che figlio si rimane sempre, indipendentemente dall’età perché i genitori saranno tali fino all’ultimo giorno della loro esistenza. […] Nonostante lo abbia pensato diverse volte, non c’è nulla per cui io mi senta pronto. E quanto cazzo è difficile accettarlo anche se per l’anagrafe io risulti un uomo adulto che è in grado di mantenersi e mantenere il prossimo. Ad ogni parola il groppo si fa sempre più grosso, le immagini man mano si distorcono perché gli occhi si arrossano e si gonfiano di lacrime che…

  • Un groviglio di pensieri

    Quando si lascia passare troppo tempo, nella testa, si forma un groviglio di pensieri.E’ come un ammasso di cose sconclusionate in cui non riesci a capire quale capo combacia con la propria fine.Il classico momento di quando metti la mano in tasca o nella borsa per prendere le cuffie e, tirandole fuori, peschi letteralmente altre mille cose ritrovandoti così in mano una massa informe di cose che tra loro non c’azzeccano nulla e -ovviamente- non ti resta che sbrogliare la matassa per riuscire a prendere quel che cercavi inizialmente. […] Spesso la svogliatezza, la stanchezza sono più grandi del voler raggiungere l’obiettivo; oppure è la pazienza che termina prima e…

  • La paura di essere feriti

    La paura di essere feriti sta sempre più prendendo il sopravvento in noi. La diffidenza, l’incertezza, la poca fiducia in noi stessi e nel prossimo. Sono questi e purtroppo tanti altri sentimenti negativi che prevaricano quando andiamo a confrontarci e conoscere nuove persone. Non esiste più quella libertà, la spensieratezza di andare a viso aperto; siamo ormai nascosti dietro uno schermo, delle faccine asettiche per nascondere le nostre vere emozioni e non importa se siano profonde o meno, ormai ci siamo abituati a mentire su tutto, di default. Stiamo lì, sulla difensiva perché sentiamo che il mondo ci ha già fatto soffrire abbastanza anche se il più delle volte non…

  • La paura di saltare

    La paura di saltare, di gettarsi è un qualcosa che possiamo riportare in molteplici occasioni. E’ una metafora applicabile agli eventi che incontriamo nella nostra vita o semplice raffigurazione di un atto fisico. Indifferente è da cosa questo gesto derivi, perché la paura sarà sempre la stessa: di andare oltre, di buttarsi a capofitto, di sentire il vuoto sotto di sé e non poterlo controllare e gestire. […] La paura di saltare ce la ritroviamo in tutti quei momenti dove inizia la lotta con quello che siamo, quello che vorremmo e quello che in realtà andrebbe fatto. E’ il “vaffanculo, chissene frega!” che sogniamo di attuare; quel senso di libertà…

  • Cosa ci spinge a scrivere ad una persona

    Cosa ci spinge a scrivere a qualcuno, a volerlo sentire, ad entrarci in contatto, a condividere e lasciarci condividere parte della reciproca vita?Cosa significa poter interagire ed entrare in contatto con un’altra persona, conoscere le sue abitudini, i suoi modi di porsi, di rispondere; il come, il quando, il perché di determinati cambiamenti. […] E’ davvero così semplice lasciar entrare qualcuno nella propria vita, anche se in modo apparentemente marginale e poi, con la stessa facilità, escluderlo e proseguire?I social, internet ancor prima di essi, permette di abbattere quelle che sono le normali barriere che si potrebbero incontrare nel doversi approcciare in modo fisico e reale con qualcuno. Non c’è…

  • Svuotiamo le tasche dei ricordi

    Svuotiamo le tasche dei ricordi così da poterle riempire con dei nuovi. E’ questo l’unico e semplice proposito che faccio ad ogni nuovo anno, senza pretese, privandomi di desideri o speranze che puntualmente potrebbero farmi rimanere male se non riuscissi a realizzarle. Un modo come un altro per crearsi obiettivi man mano che si và avanti, passo dopo passo, attimo dopo attimo, vissuto dopo vissuto. […] Le spalle iniziano a sentire la fatica del bagaglio che -col tempo- si è sempre fatto più grande e pesante; ricco sì ma come qualunque ricchezza che si rispetti, oltre al suo valore ha anche un suo peso. Un peso che non può essere…

  • Non sono mai stato il migliore in qualcosa

    Non sono mai stato il migliore in qualcosa anche se per molto tempo, soprattutto da piccolo, ho sempre sognato di esserlo o che -prima o poi- lo sarei diventato. Penso che sia un desiderio comune un pò a tutti questo, quello di eccellere nelle cose che ci si presta a fare, dove si mette passione, dedizione e impegno. Il desiderio di scalare una vetta, di essere il primo e non solo: il primo tra i primi; il punto di riferimento su cui basarsi, su cui fare affidamento e da prendere come esempio. […] Non mi è mai bastato essere “bravo” in qualcosa, lo reputavo come un qualcosa di normale, ordinario,…

  • L’esigenza di tornare a scrivere

    L’esigenza di tornare a scrivere è un sentimento che esula da tutti quelli che siamo abituati a conoscere. Non risponde alle classiche domande esistenziali “Chi siamo?” “Dove siamo?” “Perché siamo vivi?”. E’ un qualcosa che nasce dal nostro più profondo inconscio e si nutre di tutte le altre cose che influenzano le nostre giornate, che siano ore, minuti o anche semplici secondi. […] L’esigenza di tornare a scrivere non la puoi gestire né lasciare lì in silenzio perché finisce per aggrapparsi a te, come un’ombra il cui peso si fa sentire, spingendoti -a volte anche costringendoti- a darle retta, fermarti e lasciarle libero sfogo. […] Non importa di cosa tu…

  • Accettare i mostri dentro di sé

    Accettare i mostri dentro di sé equivale ad ammettere di averli, di non essere ciò che si vorrebbe apparire; significa fare i conti con la propria coscienza, con quello con cui conviviamo da sempre ma che difficilmente abbiamo mai voluto accettare. […] Accettare i mostri dentro di sé significa che non siamo bianchi e candidi come pensavamo, come speravamo; significa che non siamo poi così meglio di tutte le persone criticavamo, di cui abbiamo sparlato e forse -perché no- anche un pò invidiato. Vorrebbe dire confrontarsi oltre che coi nostri occhi, anche con la nostra anima; che il castello ed il mondo che ci siamo sempre costruiti non sono altro…