• Una luce bianca

    Nel buio di una stanza, accompagnati da musica di un tempo andato, occhi stanchi fissano in silenzio la luce bianca e artificiale di uno schermo. Una luce, fredda, che illumina un pallido viso e lo ipnotizza mentre pesanti lettere vanno a comporsi in paragrafi, dando sfogo ad un groviglio di pensieri che faticano a voler restare fermi. […] La musica si ferma. Il brano non ha un successivo. Scende il silenzio, scandendo così il ticchettio dell’orologio a muro; ampliando il suono del respiro, dei tasti che vengono premuti da dita leggere, che scorrono sulla tastiera. La stanza sembra ingrandirsi, le pareti allontanarsi tra loro, creando così un vuoto più ampio…