Oggi ti parlo

Oggi ti parlo, mettendomi seduto in spiaggia di fronte al mare, nella sabbia che sai odio troppo perchè poi me la ritrovo dappertutto ed inizio ad innervosirmi.
Senza necessariamente avere il bisogno di guardarti negli occhi ma con lo sguardo rivolto verso il mare ed il suo orizzonte; non perché sia difficile sostenere lo sguardo -sì a volte lo è- ma quello si supera come si supera la paura del buio che si ha da bambini -no, ancora non l’ho superata.

[…]

Oggi ti parlo perché, anche se non si direbbe e lo faccio di rado, parlare mi piace soprattutto con chi sa ascoltarmi, con chi mi fa percepire la sua presenza e attenzione, quel grembo caldo che ti rilassa e ti mette a tuo agio.
Dove non c’è davvero una necessità di rispondere, di ribattere, di dire la propria. Solo il saper stare lì ad ascoltare, senza giudizio, senza inquisizione, senza una sentenza seguita dal tonfo sordo del martello.

[…]

Ogni tanto lascia che qualche pausa venga portata via dal rumore delle onde del mare, da quello del vento e del vociare in lontananza perché anche se il caldo ormai ci sta per abbandonare, a tutti piace il mare ed un pezzetto agli altri glielo dobbiamo lasciare.

[…]

Ti dirò qualcosa di me, qualcosa che non sai e altro che già sai; altro che pensi di sapere e altro anche che pensavi di sapere.
Cose importanti e cose un pò meno. Ti dirò quello che sento, che mi sento di dirti e che ho anche paura a dire. Lo farò perché anche se ho la paura che poi con le stesse tu mi possa ferire, forse di diabolico ho qualcosa, io che vengo tacciato come il maledetto che reiterero in punti che non dovrei.

[…]

Oggi ti parlo o magari nemmeno lo farò perché la mente è davvero strana, fa giri talmente pindarici che nemmeno il tempo -la cura per ogni cosa o così si dice- sa spiegare.
Ti ho parlato e tu hai ascoltato e questo tanto basta per darmi pace.

oggi ti parlo