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L’ho portata dove l’hai portata tu
L’ho portata dove l’hai portata tu, dove lei è voluta andare, seguendo abitudini che ora andranno a morire, seguendo la nostalgia di un tempo che non tornerà più.In quei ricordi che sono ancora vividi e che iniziano a sbiadire, affiancati da un tempo al passato che da prossimo diventerà remoto. […] L’ho portata dove l’hai portata tu perchè finalmente si è decisa, perché era giusto che fosse così, perchè bisogna andare anche se fa male verso un futuro dove iniziano ad essere di più i posti vuoti che quelli occupati. […] Sai, a volte la vedo che si ferma e la mente vola chissà dove va, forse da te, a cercarti in un luogo che -per ora- è troppo presto che…
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Quello che sono
Quello che sono: un sognatore in equilibrio sul filo della razionalità.Sono quello che ancora crede che un colpo di fulmine possa diventare il film che hai guardato la sera prima. Che l’amore è bello anche quando è un pò sporco e che il litigarello fa rima solo se poi a fare la pace si è in due. […] Quello che sono non riesco a cambiarlo e magari nemmeno non lo voglio, perché essere strano mi piace come mi piace trovare le stranezze negli altri; quelle fragilità che rendono unico l’ordinario e risvegliano in te la parte che tieni nascosta, quella che conservi come il vestito buono per le occasioni speciali.…
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E’ quando subentra il buio che il silenzio fa rumore
E’ quando subentra il buio che il silenzio fa rumore; quando si è soli ed il peso di ogni singolo suono diventa un macigno che non ti lascia nemmeno dormire.Quando perfino il tuo respiro può essere ascoltato anche da un’altra stanza e la tua agitazione diventa quella degli altri.Invece quando si è soli questa battaglia diventa una lotta estenuante a più riprese che sfianca mente e corpo, annebbiando i ragionamento ed aggrovigliandoli sempre di più, sino a farli incastrare. […] E’ quando subentra il buio che riaffiorano le paure e gli incubi; il momento in cui i “mostri” tornano a galla e si aggrappano a te, tirandoti verso il fondo,…
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Ho sempre creduto tu fossi immortale
Ti ho sempre creduto immortale o almeno così speravo e mi ripetevo dentro di me. Avevo iniziato a pensare a questo giorno, a come sarebbe stato e come l’avrei presa. Mi sono maledetto per aver fatto pensieri del genere eppure, nel mio profondo, sapevo che era un evento dal quale nemmeno tu saresti potuto scappare. Ti ho voluto fortemente, preso da queste scelte adolescenziali che oggi mi farebbero riflettere giorni e giorni; contro tutto e tutti, senza dire nulla ti sei fatto amare in ogni casa in cui sei andato. Da che non ti si poteva vedere, al fatto che se mancavo io nessuno avrebbe chiesto ma se non c’eri…
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Tutto è iniziato quando ero piccolo
Quando avevo all’incirca 6 anni o poco più. Avevo con me un foglietto, che il più delle volte era immaginario, dove avevo deciso di appuntarmi tutti i rifiuti e le accettazioni delle bambine a cui avevo chiesto di voler stare con me: un totale fallimento. Ricordo che avevo totalizzato come un 50 rifiuti ed un solo sì -che peraltro, poi, avevo anche ritrattato, vuoi per timore, vuoi perché non ero abituato al caso positivo. Eppure alla fine mi divertivo e non l’avevo presa affatto male, anzi, andavo a chiedere col sorriso -con la mia solita faccia da schiaffi- e me ne andavo, salutando, allo stesso modo. Avevo già carattere, particolare,…