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Ti ho sognato ed è stato strano
Ti ho sognato ed è stato strano ma la stranezza non era nel sogno perché quella è una costante che mi appartiene.La stranezza è stata proprio l’averti nuovamente accanto come se non fosse mai successo niente, come se per un attimo tutto fosse tornato a come il cuore vorrebbe ancora.Era come è sempre stato: io che ti guardo da lontano e ti osservo e tu che vivi la tua vita, proseguendo come se lo scorrere del tempo non ti appartenesse, in quell’apparente patina di immortalità con cui i figli avvolgono i propri genitori. […] Eri lì, indaffarato come tuo solito, nel mentre che aiutavi il prossimo con quel tuo modo…
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Chissà cosa stai facendo adesso
Faccio parte di quella generazione che per cercare una persona, la chiamava, a casa; che con quel gesto era sicuro al 97% avrebbe prima dovuto parlare coi suoi genitori, cercando di fare una buona impressione in una presentazione letta solo nei libri delle buone maniere. “La prima impressione è quella che conta” mi ripetevo ogni volta che dovevo presentarmi come amico/conoscente/fidanzato, di fronte a persone che conoscevo per la prima volta. (tranquilli, non sono mai stato bravo coi buoni propositi) […] Una sensazione che molti oggi non potranno più provare era quell’ansia, dopo aver composto il numero, che passava tra gli squilli a vuoto e la prima risposta. Il cuore…