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Io non piango
Io non piango mai e mai vorrei farlo perché non mi piace; non mi piace non avere controllo sulle mie emozioni e sul mio corpo, non è un qualcosa che accetto.Non sempre lo vedo come un gesto liberatorio, semmai lo associo più ad un qualche tipo di segnale che io stesso mi sto dando che qualcosa non va, che non tutto è stabile e che dovrei tornare in posizione eretta per proseguire. […] Io non piango e non c’entra nulla il patriarcato, quello che da anni qualcuno pensa di aver inculcato nelle testa della gente. Non sempre c’è un complotto dietro e -per favore- lasciate stare le emozioni, l’emotività personale…
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Come in una bolla
Come in una bolla, in uno spazio dove nulla può entrare o uscire; un luogo senza tempo né dimensione dove il cuore è calmo e tu ci puoi parlare senza filtri.Una condizione che ti trasla dalla realtà, come se il tuo spirito fosse stato portato in un piano astrale e la vita continuasse il suo incedere. […] Dove il giusto e sbagliato perdono la loro condizione di incidere sullo scorrere e l’esito degli eventi. Dove l’essere nudi e spogli è tenero come la geniuna innocenza dei bambini.Un astratto di un estratto che non trova giudizio; dove le parole non hanno suono, dove i gesti non fanno rumore e le conseguenze…
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Dentro al tuo dolore
Il dolore. Le persone vanno e vengono nella nostra vita. Alcune le trovi già non appena fai il tuo ingresso al mondo, una cerchia ristretta che poi ti insegneranno a chiamare “famiglia”. Termine che, crescendo, espanderai anche ad altre persone che in realtà non hanno legame di sangue con te ma di cuore. […] Sono scelte, a volte dettate da un meccanismo più grande di noi e che ci è sconosciuto, altre, invece le veicoliamo noi per il nostro tornaconto personale. Indifferente da quale via si persegua, alla fine se restano è perché qualcosa, un legame, una connessione, la lunghezza d’onda dove sintonizzarsi, c’è. […] Da sempre sono stato una…
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Sono sempre stato restìo nel piangere
In linea di massima, sono poche le occasioni in cui ho pianto in modo liberatorio, senza riuscire a poter frenare le lacrime, le emozioni. Da sempre ho cercato di reprimere l’impulso di piangere, soprattutto in pubblico. E’ una cosa che odio. Odio mostrare un lato così intimo di me. Con chiunque. Anche con me stesso. Ci sono due eventi in cui, in passato, ho rotto il mio muro di impassibilità come se fosse fatto di polistirolo. In tutti e due i casi si è trattato ai funerali di amici. Quando si tratta di emozioni forti, inconsciamente tendo a dimenticare, a lasciarmi solo dei frammenti -magari anche distintamente netti- che rimangono…