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L’ho portata dove l’hai portata tu
L’ho portata dove l’hai portata tu, dove lei è voluta andare, seguendo abitudini che ora andranno a morire, seguendo la nostalgia di un tempo che non tornerà più.In quei ricordi che sono ancora vividi e che iniziano a sbiadire, affiancati da un tempo al passato che da prossimo diventerà remoto. […] L’ho portata dove l’hai portata tu perchè finalmente si è decisa, perché era giusto che fosse così, perchè bisogna andare anche se fa male verso un futuro dove iniziano ad essere di più i posti vuoti che quelli occupati. […] Sai, a volte la vedo che si ferma e la mente vola chissà dove va, forse da te, a cercarti in un luogo che -per ora- è troppo presto che…
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E’ quando subentra il buio che il silenzio fa rumore
E’ quando subentra il buio che il silenzio fa rumore; quando si è soli ed il peso di ogni singolo suono diventa un macigno che non ti lascia nemmeno dormire.Quando perfino il tuo respiro può essere ascoltato anche da un’altra stanza e la tua agitazione diventa quella degli altri.Invece quando si è soli questa battaglia diventa una lotta estenuante a più riprese che sfianca mente e corpo, annebbiando i ragionamento ed aggrovigliandoli sempre di più, sino a farli incastrare. […] E’ quando subentra il buio che riaffiorano le paure e gli incubi; il momento in cui i “mostri” tornano a galla e si aggrappano a te, tirandoti verso il fondo,…
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Questo sarà sempre il tuo giorno
Questo sarà sempre il tuo giorno, non quello in cui è stata posta la parola “fine” al tuo viaggio, bensì quello in cui il tuo viaggio si rinnova di anno in anno.Eppure adesso è diventato inevitabilmente un giorno in cui si parla, si pensa e si desidera al passato.Un giorno, il tuo, in cui la vita continua ad incedere, in cui ti ingloba, ti avvolge e ti risucchia. Talvolta è anche un aiuto perché devia, allontana e favorisce lo scorrere dei momenti bui ma dall’altra parte ti mette in dubbio, ti pone di fronte a quesiti che ti fanno supporre tu non sia quella persona così sensibile che credevi di…
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Il suono di un addio
Che suono ha un addio? Voi ve lo sapreste spiegare? Ve lo siete mai chiesti? Avete mai riflettuto su ciò che accade alla notizia di un addio e ai successivi momenti? Troppe domande? Ad averne almeno una di risposta, in questo caso. […] Alla venuta di un addio ho sempre un vuoto che mi pervade, una sensazione che arriva molto prima che l’informazione venga elaborata dalla mente. Sono attimi ma prima che tu possa domandarti “Perché?”, tutto sta già succedendo: mi sento stanco, svuotato dall’interno come se gettaste un sasso di medie dimensioni dentro un pozzo ormai in disuso, dove l’unica acqua esistente è quella dell’umidità generata dalle sue pareti.…
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Una luce bianca
Nel buio di una stanza, accompagnati da musica di un tempo andato, occhi stanchi fissano in silenzio la luce bianca e artificiale di uno schermo. Una luce, fredda, che illumina un pallido viso e lo ipnotizza mentre pesanti lettere vanno a comporsi in paragrafi, dando sfogo ad un groviglio di pensieri che faticano a voler restare fermi. […] La musica si ferma. Il brano non ha un successivo. Scende il silenzio, scandendo così il ticchettio dell’orologio a muro; ampliando il suono del respiro, dei tasti che vengono premuti da dita leggere, che scorrono sulla tastiera. La stanza sembra ingrandirsi, le pareti allontanarsi tra loro, creando così un vuoto più ampio…