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Io non piango
Io non piango mai e mai vorrei farlo perché non mi piace; non mi piace non avere controllo sulle mie emozioni e sul mio corpo, non è un qualcosa che accetto.Non sempre lo vedo come un gesto liberatorio, semmai lo associo più ad un qualche tipo di segnale che io stesso mi sto dando che qualcosa non va, che non tutto è stabile e che dovrei tornare in posizione eretta per proseguire. […] Io non piango e non c’entra nulla il patriarcato, quello che da anni qualcuno pensa di aver inculcato nelle testa della gente. Non sempre c’è un complotto dietro e -per favore- lasciate stare le emozioni, l’emotività personale…
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Il peso di un nome in rubrica
Il peso di un nome in rubrica, di quelli che vedi quando scorri distratto le chat o che magari vai volutamente a cercare perchè la malinconia ti ha abbracciato forte e guidato la mano.Dove l’associazione nome+foto non passa inosservata e getta un colpo addosso che avresti preferito evitare. Dove per fortuna una chat dice tanto ma non dice tutto perché il resto è un vissuto che ormai è inciso nell’animo. […] E’ strano poi come certe cose da indifferenti passano e mutano ad interessi per poi nuovamente ritornare in quello stato di stallo dove l’indifferenza galoppa con un trottorellare di emozioni che ricordano le navigazioni nel mare mosso.Il peso di…
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Non voglio essere arrabbiato
Non voglio essere arrabbiato, non è uno stato che mi piace vivere, non è quello che mi serve in questo momento perché non fa altro che consumare qualcosa che è già segnalato dalla spia della riserva.E’ una sensazione che mi prosciuga, che mi fa mancare l’aria e non mi rende lucido, mi mette agitazione e nervosismo. […] Non voglio essere arrabbiato, stare arrabbiato col nervosismo addosso che mi fa scattare per la qualunque, che mi fa fare pensieri che non mi appartengono e che bruciano una razionalità che mi sta sostenendo per evitare che tutta l’impalcatura crolli. […] La sento a pelle quest’agitazione che mi fa scattare, che mi accende…
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Oggi scrivo a mano
Oggi scrivo a mano, è da un pò che non lo faccio e mi ricorda i tempi in cui si lasciavano i pensieri nel diaro, dentro lo zaino o banalmente nella tasca di un cappotto. […] Oggi scrivo anche per ricordarmi come si fa.Per vedere se la mia calligrafia è cambiata, se ancora sbaglio ed ho bisogno di cancellare e correggere.La mano che scorre da sinistra verso destra, con il taglio che va a coprire le lettere appena rilasciate, inchiostrandosi tutta -ah, la maledizione dei mancini! […] Ricordo ancora le varie fasi emozionali di quando scrivevo a mano: il momento in cui mi decidevo a farlo -perché anche decidersi non…
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La paura di essere feriti
La paura di essere feriti sta sempre più prendendo il sopravvento in noi. La diffidenza, l’incertezza, la poca fiducia in noi stessi e nel prossimo. Sono questi e purtroppo tanti altri sentimenti negativi che prevaricano quando andiamo a confrontarci e conoscere nuove persone. Non esiste più quella libertà, la spensieratezza di andare a viso aperto; siamo ormai nascosti dietro uno schermo, delle faccine asettiche per nascondere le nostre vere emozioni e non importa se siano profonde o meno, ormai ci siamo abituati a mentire su tutto, di default. Stiamo lì, sulla difensiva perché sentiamo che il mondo ci ha già fatto soffrire abbastanza anche se il più delle volte non…
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Dentro al tuo dolore
Il dolore. Le persone vanno e vengono nella nostra vita. Alcune le trovi già non appena fai il tuo ingresso al mondo, una cerchia ristretta che poi ti insegneranno a chiamare “famiglia”. Termine che, crescendo, espanderai anche ad altre persone che in realtà non hanno legame di sangue con te ma di cuore. […] Sono scelte, a volte dettate da un meccanismo più grande di noi e che ci è sconosciuto, altre, invece le veicoliamo noi per il nostro tornaconto personale. Indifferente da quale via si persegua, alla fine se restano è perché qualcosa, un legame, una connessione, la lunghezza d’onda dove sintonizzarsi, c’è. […] Da sempre sono stato una…
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Sono sempre stato restìo nel piangere
In linea di massima, sono poche le occasioni in cui ho pianto in modo liberatorio, senza riuscire a poter frenare le lacrime, le emozioni. Da sempre ho cercato di reprimere l’impulso di piangere, soprattutto in pubblico. E’ una cosa che odio. Odio mostrare un lato così intimo di me. Con chiunque. Anche con me stesso. Ci sono due eventi in cui, in passato, ho rotto il mio muro di impassibilità come se fosse fatto di polistirolo. In tutti e due i casi si è trattato ai funerali di amici. Quando si tratta di emozioni forti, inconsciamente tendo a dimenticare, a lasciarmi solo dei frammenti -magari anche distintamente netti- che rimangono…