• L’ho portata dove l’hai portata tu

    L’ho portata dove l’hai portata tu, dove lei è voluta andare, seguendo abitudini che ora andranno a morire, seguendo la nostalgia di un tempo che non tornerà più.In quei ricordi che sono ancora vividi e che iniziano a sbiadire, affiancati da un tempo al passato che da prossimo diventerà remoto. […] L’ho portata dove l’hai portata tu perchè finalmente si è decisa, perché era giusto che fosse così, perchè bisogna andare anche se fa male verso un futuro dove iniziano ad essere di più i posti vuoti che quelli occupati. […] Sai, a volte la vedo che si ferma e la mente vola chissà dove va, forse da te, a cercarti in un luogo che -per ora- è troppo presto che…

  • Ogni volta che chiudo gli occhi, ti vedo

    Ogni volta che chiudo gli occhi, ti vedo, ci sei ma non sei lì e questa cosa mi destabilizza perché arriva improvvisamente, senza avvisare.Basta che per un momento lascio andare la mia mente che subito si perde nel catturare un momento del passato, una tua routine, un tuo gesto, qualcosa legato a te.E’ sufficiente che ci sia del silenzio o che la mente lo crei, dissociandosi per un momento dalla realtà e…puff! Appari come appaiono i fantasmi ed i ricordi che non sanno andare via. […] Ogni volta che chiudo gli occhi, ti cerco e cerco quel disperato bisogno di poterti chiedere un consiglio che in vita non ti ho…

  • Svuotiamo le tasche dei ricordi

    Svuotiamo le tasche dei ricordi così da poterle riempire con dei nuovi. E’ questo l’unico e semplice proposito che faccio ad ogni nuovo anno, senza pretese, privandomi di desideri o speranze che puntualmente potrebbero farmi rimanere male se non riuscissi a realizzarle. Un modo come un altro per crearsi obiettivi man mano che si và avanti, passo dopo passo, attimo dopo attimo, vissuto dopo vissuto. […] Le spalle iniziano a sentire la fatica del bagaglio che -col tempo- si è sempre fatto più grande e pesante; ricco sì ma come qualunque ricchezza che si rispetti, oltre al suo valore ha anche un suo peso. Un peso che non può essere…

  • Quella volta in spiaggia

    Non ricordo bene che età avessi ma ero abbastanza piccolo, non arrivavo a otto o dieci anni, questo è sicuro. Era il primo periodo in cui iniziai a frequentare la chiesa e l’oratorio, la mia parrocchia -al tempo- d’estate organizzava attività oratoriali in spiaggia e ti ritrovavi nelle spiagge libere del litorale romano una miriade di bambini e veli con gonne bianche che svolazzavano in ogni dove alla vana ricerca di un qualche ordine. Da sempre (e anche tutt’ora) sono stato un tipetto che non voleva stare sotto a cose o persone che non gli fossero a genio. Dicevo -dico- sempre la mia, anche se non richiesto, anche se non…

  • Sono sempre stato restìo nel piangere

    In linea di massima, sono poche le occasioni in cui ho pianto in modo liberatorio, senza riuscire a poter frenare le lacrime, le emozioni. Da sempre ho cercato di reprimere l’impulso di piangere, soprattutto in pubblico. E’ una cosa che odio. Odio mostrare un lato così intimo di me. Con chiunque. Anche con me stesso. Ci sono due eventi in cui, in passato, ho rotto il mio muro di impassibilità come se fosse fatto di polistirolo. In tutti e due i casi si è trattato ai funerali di amici. Quando si tratta di emozioni forti, inconsciamente tendo a dimenticare, a lasciarmi solo dei frammenti -magari anche distintamente netti- che rimangono…